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Domotica per la salubrità dell’ambiente

La Domotica per il controllo della salubrità degli ambienti

il controllo della qualità dell’aria e dell’inquinamento degli ambienti è una attività che può essere svolta con successo dai nostri sistemi Domotici.

L’importanza di valutare la salubrità degli ambienti dove si vive,  si lavora o si studia.

Uno degli aspetti da valutare in una abitazione, una sala riunioni o in un’Aula didattica, dove è prevista la permanenza di più persone, è l’assenza di sostanze inquinanti che possono essere assorbite dalle persone stesse.

Forse non ci rendiamo conto degli effetti sulla salute di una cattiva qualità dell’aria che respiriamo all’interno delle nostre Aule ed Uffici.

Possono verificarsi effetti acuti, a breve termine, o cronici, a lungo termine.

Effetti a breve termine possono verificarsi in seguito all’esposizione di breve durata ad elevate concentrazioni di uno o più inquinanti tossici, come nel caso di fughe di gas e intossicazione acuta da monossido di Carbonio (CO).

Gli effetti a lungo termine si manifestano invece, anche a distanza di anni, dopo l’esposizione prolungata a livelli di concentrazione anche lievi o dopo esposizioni ripetute come per il Radon, radiazioni nucleari o formaldeide.

Numerose evidenze dimostrano che l’inquinamento dell’aria all’interno dei locali può rappresentare un importante cofattore nella genesi delle malattie cardiovascolari e di altre malattie sistemiche e alcuni inquinanti che troviamo all’interno degli ambienti, possono contribuire all’aggravamento di patologie preesistenti.

Maggiori informazioni sul Link del Ministero della salute qui sotto.

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4388&area=indor&menu=salute

Per questo è necessario fare un check-up dell’inquinamento presente negli ambienti dove viviamo o sostiamo.

Come controlliamo gli ambienti

Con l’utilizzo di un prodotto innovativo N1 Pro progettato da una azienda italiana in collaborazione con le università di Milano Bicocca e di Pisa con il quale si riescono a monitorizzare sino a 24 diverse sostanze inquinati ed a valutarne i parametri cosi da evidenziare eventuali pericolosità.

Il primo passo da fare per controllare la salubrità degli ambienti è effettuare delle verifiche puntuali continue o programmate.

Il dispositivo N1 Pro collocato nell’ambiente da monitorare  controlla in automatico 24 parametri e provvede ad inviare i risultati al server di raccolta che  al termine del test che dura circa 5 gg invierà i report delle sostanze controllate.

Attraverso una APP scaricabile sia per Android che per iOS è possibile vedere immediatamente i risultati durante il check-up

Lista dei controlli effettuati

  • Campi elettromagnetici in alta frequenza
  • Campi elettromagnetici in bassa frequenza (Elettrodotti)
  • Presenza di reti WiFi e livello dei segnali emessi
  • Gas Radon
  • Radiazioni Nucleari Ionizzanti
  • Presenza di Metano
  • Presenza di fumo e  combustione
  • Anidrite carbonica
  • Monossido di carbonio
  • Formaldeide
  • Qualità dell’aria con rilievi di Idrogeno H2 – Liquid Petrolium gas LPG – Alcohol – Ammoniaca – Etanolo –  Toluolo
  • Vengono inoltre rilevate la temperatura nella giornata e il grado di umidità

Tutti di Dati possono essere visualizzati in tempo reale su uno Smartphone  che si colleghi alla rete WiFi che genera lo stesso dispositivo  N1 Pro  in modo semplice e immediato.

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Come entra il Radon nelle abitazioni
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La pericolosità del Radon

Uno degli inquinati più pericolosi che si trova presente nelle nostre abitazioni è il gas Radom che si sprigiona generalmente dal terreno e penetra attraverso le cantine o dai pozzetti di scarico nei locali direttamente o attraverso le tubazioni che entrano nei locali.

Il Radon è un gas inodore e incolore presente in natura. Il suo isotopo (atomo di uno stesso elemento chimico con numero di protoni fisso e numero di neutroni variabile) 222Rn è radioattivo e deriva dall’Uranio che rappresenta uno degli elementi naturali più antichi esistenti sulla terra.

Quali sono gli effetti del radon per l’uomo?

Il radon non rappresenta di per sé un grosso pericolo per la salute: è un gas e può entrare e uscire facilmente dall’apparato respiratorio. Ciò non si può dire per i suoi prodotti di decadimento che, con la respirazione possono raggiungere passivamente l’intero albero bronchiale sotto forma di piccolissime particelle metalliche radioattive.

Come è intuibile, maggiore risulta essere la quantità inalata ed il tempo di esposizione al Radon, maggiore è il rischio che qualche danno non venga riparato nella maniera corretta, avviando potenzialmente la produzione di un tumore (EPA, 2007; Ministero della Salute, 2002; Bucci et al., 2007). Questo rischio è particolarmente elevato se l’esposizione al Radon si associa a quella al fumo di tabacco: il rischio di andare incontro ad un tumore polmonare causato dal Radon per i fumatori è 15-20 volte superiore rispetto al rischio per i non fumatori (APAT, 2006)

Qual’è il livello di radon che necessita opere di bonifica?

La normativa italiana, attraverso il Decreto legislativo del 26/05/2000 n.241, ha individuato in 500Bq/m3 (Bequerel al metro cubo) il limite per l’esposizione al Radon negli ambienti di lavoro, essendo comunque un ambiente indoor. All’interno della legislazione italiana non viene fatta alcun riferimento per quanto riguarda le abitazioni. Una raccomandazione della Comunità Europea evidenzia la necessità d’intraprendere azioni di rimedio per valori superiori ai 200Bq/m3 per le nuove abitazioni e 400Bq/m3 per quelle già esistenti.

Quali le possibili soluzioni? Come si può ridurre il livello di radon?

Per le costruzioni esistenti, prima di effettuare qualsivoglia intervento occorre: Verificare la presenza del radon nell’abitazione con opportune misurazioni, far valutare la situazione da un esperto (perito in materia di radon), individuare la o le possibili vie di infiltrazione del radon nell’abitazione e pianificare gli interventi successivi di risanamento.

Sigillature delle vie di ingresso:

attraverso questo sistema si tenta di chiudere tutte le possibili vie di accesso di gas Radon. Tale sigillatura può essere parziale, ovvero a carico delle fessure, delle giunzioni pavimento-parete, dei passaggi dei servizi (idraulici, termici, delle utenze,…), oppure totale, cioè su tutta la superficie a contatto con il suolo. Vengono utilizzati come materiali per la sigillatura parziale materiali polimerici e per quella totale fogli di materiale impermeabili al radon.

Depressurizzazione del suolo:

questa tecnica è particolarmente indicata nei casi di elevata concentrazione di Radon indoor proveniente dal suolo. Si tratta di realizzare, sotto la superficie dell’edifico, un piccolo ambiente (pozzetto) destinato alla raccolta di gas Radon.

Tale “intercapedine” viene collegato ad un ventilatore in grado di creare una depressione in tale ambiente.

Grazie a tale depressione, il Radon si raccoglie in questo ambiente e viene espulso direttamente nell’aria esterna, impedendone l’entrata nell’edifico

Il sistema Domotico in questo caso è d’aiuto permettendo un controllo puntuale dei sistemi aspiranti mettendoli in funzione solo quando necessario.

Maggiori informazioni di  dettaglio sul gas Radom al link qui sotto o chiamandoci utilizzando uno dei sistemi che trovate a fondo pagina.

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